lunedì 16 gennaio 2017

Come riconoscere le crisi epilettiche.

Anche se le crisi epilettiche sono molto complesse, sono di solito classificate in due categorie: 
  • le crisi parziali o focali, che cominciano solo in un punto focale del cervello e quindi colpiscono solo la parte del corpo controllata da quella parte del cervello;
  • le crisi generalizzate, che colpiscono l'intero cervello e quindi interessano tutto il corpo.
La crisi parziale semplice può comportare movimenti involontari o l’irrigidimento di un arto, sensazioni di déjà vu, un gusto o un odore spiacevole, o sensazioni nella stomaco come di ‘farfalle’ o nausea. La persona rimane del tutto cosciente durante tutta la durata della crisi.
La crisi dura solitamente meno di un minuto e poi la persona si riprende. 

La crisi parziale complessa interessa solo una parte del cervello ma lo stato di coscienza della persona viene alterato. La persona può spesso apparire confusa e stordita, e può compiere strane azioni come giocherellare coi suoi indumenti, compiere movimenti di deglutizione o emettere suoni inusuali. La crisi dura solitamente per uno o due minuti ma la persona può rimanere confusa e in stato di sopore per alcuni minuti o alcune ore dopo che la crisi si è conclusa.


La crisi tipo assenza è una crisi generalizzata che interessa tutto il cervello ed è maggiormente comune nei bambini. In questo tipo di attacco, la persona perde coscienza di quanto sta accadendo attorno a sè ma raramente cade a terra. Semplicemente, rimane con lo sguardo fisso e potrebbe arrovesciare gli occhi o sbattere le palpebre. 


Le crisi toniche-cloniche sono attacchi generalizzati che interessano tutto il cervello. E’ il tipo di crisi a cui si riferisce la maggior parte della gente quando pensa all’epilessia. Il corpo di chi ne è colpito si irrigidisce e la persona cade a terra (fase tonica). Gli arti cominciano a contrarsi con forti movimenti simmetrici, ritmici (fase clonica). La persona può sbavare dalla bocca, diventare blu o rossa in faccia o perdere il controllo della vescica e/o dell’intestino. Anche se assistere a questo tipo di crisi epilettica può essere pauroso, l’attacco in se stesso difficilmente può causare danni alla persona che ne è colpita. Essa, tuttavia, può vomitare o mordersi la lingua e può a volte ferirsi se sbatte contro gli oggetti circostanti quando cade o è in preda alle convulsioni. La crisi normalmente cessa dopo alcuni minuti, dopo di che la persona è di solito confusa e in stato di torpore. Potrebbe soffrire di mal di testa e voler dormire

  
In questa mappa concettuale ho cercato di rendere più chiara e immediata la classificazione delle crisi epilettiche.



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